AdWords per attività locali: funziona?

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Parlando di AdWords, un vero e proprio falso mito che ci troviamo a fronteggiare spesso è che “AdWords è uno strumento costoso, che richiede mesi prima di arrivare a regime e che funziona solo con grandi budget“. La verità è…DIPENDE.
Strutturando campagne in modo razionale, creando una landing page veramente efficace ma, soprattutto, posizionando il proprio business in modo corretto (cioè riuscendo a rispondere in modo efficace a una domanda consapevole specifica che esiste e che aspetta solo di essere catturata) si può fare molto bene sin dal primo giorno.

Se siete curiosi di capire come e perché, non vi resta che leggere questo piccolo case study.

Case-Study-Attivita-Locali

Protagonista di questo breve case study è una piccola e nuova attività locale di riparazione iPhone in una città di medie dimensioni del Nord Italia.

Come tutti sappiamo, i guasti e le cadute accidentali degli smartphone sono frequentissime e lo scenario competitivo è abbastanza definito. Su Apple in particolare le alternative sono:
– riparazioni “ufficiali” Apple: care e lente; in alcune città non c’è di fatto una presenza fisica locale;
– riparazioni “non ufficiali” low cost: generalmente associate a negozi gestiti da cinesi; economiche, talvolta poco efficaci; componenti scadenti e know-how minimo; non sempre veloci e quasi sempre comunicazione scarsissima.

L’attività che promuoviamo è esattamente (e intelligentemente) a metà tra questi poli, rivolgendosi quindi alla ampia fetta di:
a) persone che sono disposte a spendere qualche euro in più per una riparazione efficace, con componenti originali (o 99.9% compatibili), affidata a persone educate che parlano un italiano impeccabile;
b) persone che hanno urgenza di recuperare un telefono funzionante in poche ore (il cliente si impegna a restituire il telefono, per danni comuni, in una sola ora dalla presa in carico).
Nota bene: vantaggio affatto banale, il cliente ha un magazzino ricambi ben fornito e tecnici AAA+++; il negozio fisico è in un posto molto centrale, c’è passaggio e il bacino di utenza è concreto.

La promozione: cosa ho fatto?

  1. Creazione di una landing page efficace.
    Avvalendomi dell’aiuto di un esperto, abbiamo creato una landing page (praticamente un sito web one page) predisposta a un approccio “problema e soluzione”. Tramite l’inserzione dinamica di keyword da annuncio, sono riuscito a proiettare l’utente esattamente sul ‘dente che fa male’ e sulla soluzione. “Hai lo schermo rotto? Hai la batteria morta?“…voilà! La nostra attività locale cliente è la risposta al problema. Nemmeno a dirlo, una landing efficace ci è stata utile anche per aumentare la pertinenza dell’annuncio.
  2. Keywords Analysis.
    Per la nostra campagna promozionale, ho eseguito una scelta di keyword molto accurata. Keyword esatte e BMM piuttosto specifiche, organizzate sul problema (es. schermo rotto, display rotto, touchscreen rotto, batteria scarica, altoparlante rotto ecc). Sempre in materia keywords, ho inserito quelle negative ancora prima di partire dato che alcune ricerche che avrebbero portato spreco di traffico (es. telefoni da acquistare e vendere).
  3. Campagne AdWords.
    Una volta stabilite le keywords, ho creato due campagne distinte: una campagna giorno (orari di apertura del negozio) e una campagna notte. Nella seconda, viene esclusa o disincentivata, da annunci e landing, la possibilità di raggiungere telefonicamente il negozio. Come caso limite, c’è una segreteria telefonica che invita a lasciare nome e numero di telefono per il ricontatto. Se esiste domanda anche di notte perché lasciarla ai nostri competitor?
  4. Attenzione al cliente.
    Sia attraverso la landing che attraverso gli annunci, abbiamo dato all’utente diversi modi di comunicare: form, telefonata da annuncio (click to call), telefonata da landing page (con numero di inoltro Google), chat Messenger Facebook.
  5. Social Network.
    Infine, abbiamo inserito un pixel Facebook: ci è sembrato ragionevole pensare che, per le urgenze, AdWords rimarrà il canale principe, ma che su Facebook si può fare altrettanto bene (fidelizzare, vendere accessori, cover, ecc.).

Risultati: cosa ho ottenuto?

Giorni di campagna: 10.
Non ho numeri “ufficiali” su quante persone sono effettivamente entrate in negozio ma il titolare conferma “parecchio movimento” ed è molto soddisfatto. L’attività è nuova, ha iniziato ora a costruire un proprio brand, non è un franchising. A giudicare dalla grande quantità di recensioni positive lavorano, in ogni caso, estremamente bene.

Case-Study-Attivita-Locali-Risultati

Nell’immagine, vedete riportati i form compilati e le telefonate (>30 secondi) partite dalla landing page.

Proviamo a dare una stima dei costi? Con una buona landing page come costo fisso, che funzionando a dovere sta diventando un vero e proprio asset, e un totale di 68 € di traffico, abbiamo portato a casa 19 lead tutte in target, con un costo per lead di 3,61 €. 10 giorni sono un periodo breve per fare delle valutazioni complete ma è ragionevole pensare che i numeri possano persino migliorare.

Cosa abbiamo imparato?

a) Quello che vince è il corretto modello di business.
E poi la corretta comunicazione. Posizionandosi in modo corretto anche a livello di comunicazione, il prezzo maggiore del servizio non è un problema.
b) Quello che rende possibile la conversione è la landing page.
Crearla, concepirla, renderla usabile, chiara, ineccepibile per l’utente e funzionale da desktop e mobile. Quale problema hai, come lo risolvo, perché dovresti scegliere me, che vantaggi hai, chi, cosa e dove sono, riprova sociale. Elimina ogni possibile resistenza all’azione. (Per approfondire l’argomento landing page, consiglio l’ottimo libro di Luca Orlandini “Landing Page Efficace”).
c) Quello che ti fa migliorare sono i dati.
Raccogliere dati su tutto ciò che succede, non solo a livello quantitativo, ti aiuta a far meglio. La quantità di account AdWords sui quali faccio audit, o prendo in gestione, che non hanno un efficace tracciamento delle conversioni è enorme ed è un errore imperdonabile.
d) Quello che ti permette di rendere le campagne sostenibili e profittevoli è l’esperienza e soprattutto il buon senso.
Creare campagne dettagliate e attente sin dal primo giorno significa evitare sprechi e ti aiuta prevedere cosa può funzionare o soprattutto dove rischi di buttare soldi.

La testimonianza

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